# Articoli di una coach, counselor e mentore-ex manager

Da over-quaranta a over-qualified. L’esperienza che fa la differenza.

Ventiquattro anni fa, orgogliosa di tornare al paesello con in mano il mio diploma di laurea “milanese”, andai a trovare i piccoli imprenditori del triangolo della sedia in Friuli. Il “paròn” di turno mi guardava con occhi spalancati, quasi bovini, dicendomi:

“Orpo, mi displâs,

è troppo qualificata

per quello che possiamo offrirle”.

Dopo svariati anni di esperienza, una carriera da dirigente in banca e il passaggio alla libera professione, qualche mese fa, rispondo a un annuncio per una “sostituzione maternità”, con l’intento di voler fare un’esperienza “nel ventre” della funzione Risorse Umane di una grande società assicurativa. Mi stimola il fatto che sia un’opportunità temporanea, in cui poter contribuire con tutta la mia esperienza e, al tempo stesso arricchire la mia professionalità indipendente.

In quel caso, è una super-qualificata Dirigente HR a rispondermi. Non vedo lo sguardo, perché, questa volta, le parole mi arrivano via email. Ma quasi sento la voce, come un eco dal lontano passato:

“Purtroppo è troppo qualificata per questa posizione.

La terremo presente per un posto in linea con le sue competenze.

Le faremo sapere”.

Interessante analogia. L’unica differenza è che con la dirigente milanese c’era già stato un precedente. Neanche cinque anni prima, infatti, al colloquio di selezione per entrare nella sua squadra, mi aveva liquidata perché nella mia, pur onorabile, carriera non avevo avuto l’occasione di somministrare personalmente test di valutazione delle competenze.

Della serie, ventiquattro anni fa la laurea in Bocconi mi rendeva “troppo”, poi una competenza che si acquisisce in poche ore mi ha fatto scadere al “troppo poco” e, infine, l’essere stata dirigente di banca mi ha fatta diventare di nuovo “troppo”.

Ora faccio il punto. Le mie competenze vanno bene. Crescere professionalmente comprende la capacità di adattarsi alle situazioni e dare sempre il meglio. E io questa capacità l’ho acquisita, così come la maggior parte dei cinquantenni laureati oggi sul mercato del lavoro.

Al di là delle qualifiche e dei ruoli aziendali, ciascuno di noi “over” oggi è una “vita di esperienze” che ci consentono di affrontare con scioltezza contesti organizzativi, relazionali e situazionali complessi. Siamo in grado di farlo perché la vita ci ha dato il tempo e tante occasioni per esercitarci. L’essere manager, professionista, imprenditore, tuttofare e, a volte, anche giocoliere, fa ormai parte di noi.

Fortunato chi ci scopre e ci apprezza.

#esperienza #resilienza #perseveranza #visione